zucchero e dolcificanti

Dott. Sesia e Dott.ssa Guerrasio

Fino a qualche decennio fa si dava per scontato che lo sviluppo
della carie fosse correlato alla quantità di zucchero ingerita.
Oggi, visti gli alti livelli di zucchero consumato dalla popolazione,
sappiamo che lo sviluppo della carie è, invece, correlato alla
sua frequenza di assunzione e non alla quantità complessiva.
È infatti sconsigliata l’assunzione di zucchero con una
frequenza superiore alle 4 volte al giorno, dove per “volta” si
intende il consumo di prodotti di pasticceria come una fetta di
torta oppure pane e marmellata. Anche il consumo sistematico
di caramelle è correlato all’insorgenza della carie, ma non
si considera ogni singola caramella come “una volta” valida ad
aumentare la frequenza giornaliera. Nei supermercati, però,
si cominciano a trovare caramelle all’eritritolo (ed anche allo
xilitolo) che riducono questo problema.
Questi due dolcificanti di origine naturale, lo xilitolo e l’eritritolo,
hanno proprietà fisiche e dolcezza simili al saccarosio,
quindi possono sostituirlo nella maggioranza dei dolci. E sono
praticamente inerti nel corpo umano: l’eritritolo, in particolare,
viene espulso immediatamente per il 90%, ed il restante 10%
viene eliminato nel giro delle seguenti 24 ore. Hanno dunque
un apporto calorico pari a zero (o quasi) e, tra i due, l’eritritolo è
completamente sicuro per chi soffre di diabete oltre ad essere,
come la vitamina C, un valido antiossidante.

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